Domus Aurea, il fatto non sussiste
Il 5 febbraio 2015 l'operazione denominata "Domus Aurea", condotta dalla Guardia di Finanza, portò all'arresto di Sergio Povia, allora sindaco di Gioia del Colle, con l'accusa di aver favorito, in cambio di una tangente, l'imprenditore Antonio Posa nella costruzione di alloggi popolari (nell'ambito di un progetto di “social housing”). In manette finì anche l’ex vicesindaco Franco Ventaglini; agli arresti domiciliari, su richiesta del PM Eugenia Pontassuglia, il responsabile dell’ufficio urbanistica Nicola Laruccia (nocese) assieme ad altri responsabili e tecnici ai quali vennero contestati i reati di corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
A più di due anni di distanza e dopo circa tre ore di Camera di Consiglio, il 15 settembre scorso, il GUP Susca ha deciso che il fatto non sussiste per gli imputati che avevano chiesto il rito abbreviato; non luogo a procedere, invece, per gli altri due imputati che non avevano chiesto riti alternativi ovvero Laruccia e Manzo.
Nel frattempo, in attesa tra sessanta giorni delle motivazioni della sentenza, il processo proseguirà (perchè stralciato dall'indagine principale) a carico di Posa e Ventaglini.